Le vigenti disposizioni di legge stabiliscono che i tassi di interesse applicati dalle banche e dalle società finanziarie, a qualsiasi tipologia di finanziamento, non possono superare una soglia massima definita come tasso d’usura.
Questo valore non è univoco per tutte le forme tecniche di finanziamento e non è fisso nel tempo, ma viene calcolato sulla base del Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) rilevato su base trimestrale dalla Banca d’Italia.
Il decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70, pubblicato sulla G.U. del 13 maggio 2011, n.110, ha disposto la modifica del metodo di calcolo del tasso soglia di cui all’articolo 2, comma 4, della legge 108/1996. Dal giorno di entrata in vigore del citato decreto legge (14 maggio 2011) il tasso soglia è calcolato aumentando il tasso medio rilevato (TEMG) di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.
Conoscere la soglia del tasso d’usura è importante per capire se gli interessi che si stanno pagando sono convenienti o costosi rispetto al limite massimo stabilito dalle disposizioni di legge, ma anche per capire se chi ci finanzia applica oneri indebiti configurabili come reato.
Per una rapida e facile consultazione, viene di seguito riportata la tabella di aggiornamento del tasso usura riferito alle diverse categorie di operazioni finanziarie.