Il Decreto Rilancio, nell’ambito delle misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute a fronte di specifici interventi edilizi nel periodo dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (come prorogato dalla Legge di Bilancio 2021).
Si tratta di interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici con recupero del credito fiscale che, in taluni casi è di 5 anni in luogo di 10 anni.
Lo sgravio fiscale è a vantaggio dei contribuenti proprietari di immobili (abitazioni singole e/o condomìni) che attuano interventi per la riqualificazione energetica dei fabbricati.
Una delle novità più importanti previste dal Decreto Rilancio è la possibilità per il contribuente di cedere il proprio credito fiscale all’impresa che esegue i lavori o a terzi recuperando pertanto il credito stesso in tempi più rapidi rispetto ai termini previsti dalle normative fiscali in materia.
La misura agevolativa ricomprende anche le detrazioni fiscali già previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di riduzione del rischio sismico (c.d. “sismabonus”) e di riqualificazione energetica (cd. “ecobonus”).
I Bonus fiscali (Superbonus o altri Bonus edilizi) possono essere ottenuti con le seguenti modalità alternative:
- il committente dei lavori (privato o condominio) paga direttamente il fornitore (impresa che realizza i lavori) e conserva per sé la detrazione fiscale fino al 110% delle spese sostenute, da fruire nei successivi 5 o 10 anni compensandola nella propria dichiarazione dei redditi;
- il committente dei lavori paga direttamente il fornitore e trasforma la sua detrazione fiscale fino al 110% della spesa sostenuta in un credito d’imposta che può essere ceduto immediatamente a terzi acquirenti (Banche e altri Intermediari finanziari), anziché compensarlo nei prossimi 5 o 10 anni nella propria dichiarazione dei redditi;
- il committente dei lavori ottiene dal proprio fornitore lo sconto in fattura in misura pari alla detrazione fiscale spettante, che sarà trasferita in capo al fornitore. A sua volta il fornitore potrà scegliere se tenere per sé la detrazione fiscale acquisita oppure se cederla a terzi (Banche e altri Intermediari finanziari) recuperandone immediatamente l’ammontare.
LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE CHE ESEGUONO I LAVORI?
Le imprese che eseguono i lavori e applicano lo sconto in fattura alla propria clientela possono vendere i crediti fiscali acquisiti alla propria banca e, qualora necessario, richiedere alla stessa l’anticipazione delle somme per l’esecuzione dei lavori. L’anticipazione sarà rimborsata in tutto o in parte con il netto ricavo della vendita del credito d’imposta.
In alternativa possono accedere, tramite Fidi Nordest, all’esclusivo servizio di cessione del credito d’imposta tramite la Piattaforma di Cassa Depositi e Prestiti.